“È inaccettabile che si pretenda ancora che gli oltre 200mila addetti del comparto della sicurezza privata lavorino con un contratto nazionale scaduto da quasi sette anni, che prevede retribuzioni insoddisfacenti e molto basse – per molti, i cosiddetti “custodi” o servizi fiduciari, anche al di sotto della soglia di povertà e di sussistenza prevista dalla Legge”.
Questa è la dichiarazione delle Segreterie Regionali di Filcams CGIL, Fisascat CISL e Uiltucs dell’Emilia Romagna:
proseguono, infatti, le iniziative a sostegno della vertenza per il rinnovo del CCNL Vigilanza privata e servizi Fiduciari, al fine di tutelare i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori del settore.
L’ultima mobilitazione, in vista delle trattative nazionali che riprenderanno ufficialmente in data 5/9/2022, prevede che dalle 20.00 di mercoledì 31 agosto 2022 alle 10.00 di martedì 6 settembre 2022 i lavoratori del settore (Guardie Particolari Giurate, Operatori dei Servizi Fiduciari e impiegati) si astengano dal lavoro straordinario e supplementare.
E, se l’esito del prossimo appuntamento nazionale facesse registrare l’ennesima fumata nera, organizzeremo per fine mese un’ulteriore iniziativa di protesta sindacale con articolazioni territoriali.
Nel frattempo, in tutti i territori dell’Emilia-Romagna sono state inviate decine di richieste di incontro alle singole committenze locali, pubbliche e private.
L’obiettivo?
Sensibilizzare, oltre all’opinione pubblica, i fruitori diretti del servizio della sicurezza privata:
bisogna alzare i valori esigui degli stipendi delle guardie e ridurre la disparità salariale tra i dipendenti diretti, ben remunerati, e i lavoratori in appalto, con stipendi al limite della sussistenza.
Questa convivenza negli stessi luoghi di lavoro è inaccettabile!