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Acconciatura ed Estetica: siglato il rinnovo del Contratto nazionale

Acconciatura ed Estetica

Dopo 7 mesi di trattativa, il 20 maggio è stato rinnovato il Contratto nazionale Acconciatura ed Estetica, Tatuaggio, Piercing, Tricologia Non Curativa e Centri Benessere, scaduto il 31.12.2022.

Viene applicato ad oltre 140mila lavoratrici e lavoratori, dipendenti delle 60mila aziende del settore, ed è stato firmato con le associazioni datoriali del comparto: Confartigianato Benessere-Acconciatori, Cna Unione Benessere e sanità, Casartigiani e Claai.

La nuova intesa sarà valida fino al 31 dicembre 2026 e prevede:

  • un aumento contrattuale di 183€ al 3° livello, da riparametrare per gli altri
  • la valorizzazione delle competenze e professionalità di lavoratrici e lavoratori, per contrastare il lavoro irregolare e dare maggiori opportunità d’occupazione
  • un’indennità di 100€ per 13 mensilità alla nuova figura del Responsabile Tecnico per l’acconciatura e per l’estetica.

L’accordo interviene anche sulla disciplina dei contratti a termine, poiché la causale, cioè la motivazione per cui il datore di lavoro sceglie di stipulare un contratto a tempo determinato, diventa unica.

Nell’apprendistato professionalizzante vengono, invece, inseriti

  • dei percorsi specifici di apprendimento
  • l’incremento del trattamento economico dal 1° ottobre 2024, che passa al 70% della retribuzione tabellare nel primo anno di apprendistato, con uno scatto di anzianità biennale.

Anche i termini del preavviso cambiano, diventando di 20 giorni lavorativi per il 1°, 2° e il 3° livello e 15 giorni per il 4° livello.

Abbiamo poi riformulato l’articolato sui congedi per le donne vittime di violenza di genere, confermando 3 mesi di aspettativa ulteriori (di cui 2 retribuiti con un’indennità economica erogata dall’azienda) rispetto ai 90 giorni previsti dalla legge.

In casa sindacale ci riteniamo soddisfatti per la sottoscrizione dell’intesa, che rappresenta un risultato importante, ottenuto dopo un negoziato articolato e complesso sostenuto anche con la mobilitazione:

innanzitutto perché si tratta della prosecuzione del percorso con cui, ad ottobre 2022, avevamo rinnovato il CCNL dopo oltre 6 anni dalla scadenza;

e poi perché l’abbiamo fatto nel rispetto degli accordi confederali, definendo significativi aumenti salariali e miglioramenti normativi per le lavoratrici e i lavoratori.

È decisamente un avanzamento importante nel riconoscimento delle loro professionalità e una qualificazione del settore.

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Tabelle salariali

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