L’allergia di Federdistribuzione a siglare i contratti è cosa nota:
già in occasione della scorsa tornata negoziale, la sottoscrizione del CCNL DMO è avvenuta il 19 dicembre 2018… dopo ben 45 mesi dalla firma del CCNL TDS Confcommercio del 30 marzo 2015.
Tale ritardo ha fatto perdere alle lavoratrici e ai lavoratori della Distribuzione moderna organizzata svariate migliaia di euro in termini di massa salariale percepita, rispetto ai loro colleghi del TDS che, pur svolgendo le stesse mansioni ed operando nel medesimo ambito settoriale, si videro corrispondere trattamenti economici più significativi.
Purtroppo, a distanza di anni, l’insofferenza di Federdistribuzione verso i contratti non scema.
Anzi, si è acuita.
Sono trascorsi ormai quasi 51 mesi dalla scadenza del primo (e ultimo) CCNL che l’Associazione datoriale ha sottoscritto con FILCAMS-CGIL, FISASCAT-CISL e UILTuCS…
E la ritrosia patologica a dare il giusto riconoscimento in termini economici ai dipendenti delle aziende sue associate non accenna ad attenuarsi.
Dopo una lunga e snervante trattativa, Federdistribuzione ha calato (nuovamente) la maschera:
non gli è bastato aver irresponsabilmente abbandonato per quasi un quinquennio un’intera categoria di lavoratrici e lavoratori dipendenti, alle prese con una dinamica inflazionistica che ha messo a dura prova la tenuta dei loro redditi…
…ma ha addirittura sottoposto alle Organizzazioni Sindacali una serie di pretese irrealistiche e finalizzate unicamente a far naufragare una già complessa negoziazione.
Il tutto nel corso di una fase negoziale no-stop, iniziata alle 14:30 di martedì 26 marzo ed interrotta intorno alle 8:00 del giorno successivo, che avrebbe dovuto portare alla sottoscrizione del tanto agognato accordo di rinnovo.
L’irresponsabilità di Federdistribuzione si è palesata in svariate richieste finalizzate a sabotare diritti e
garanzie già contenute nel Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, che le lavoratrici e i lavoratori della distribuzione commerciale hanno raggiunto a costo di sacrifici e lotte nel corso degli ultimi decenni:
- introdurre una flessibilità incontrollata e generalizzata con contratti a termine di durata indeterminata (oltre i 24 mesi!);
- smembrare il sistema di classificazione del personale e attribuire all’addettə alle operazioni ausiliarie alla vendita mansioni inferiori, come il pulimento di aree di vendita e servizi (come illegittimamente fanno alcune aziende associate a Federdistribuzione);
- azzerare ogni dignità professionale con il sotto inquadramento di chi ha la responsabilità di interi format commerciali complessi;
- creare una nuova mansione adibita alla movimentazione delle merci, trascinandola verso il quinto livello e svuotando l’attuale previsione al quarto livello – al solo fine di far risparmiare le imprese sulla pelle dei lavoratori.
Lo schema negoziale che propone Federdistribuzione ancora una volta è di mortificare il rinnovo del CCNL:
parla di una presunta disponibilità ad erogare il dovuto aumento salariale, ma non l’ha mai esplicitata nel dettaglio nelle 17 ore di trattativa…
…ma soprattutto mira a peggiorare la parte normativa, prevedendo la precarizzazione delle lavoratrici e dei lavoratori attraverso un sistema derogatorio della legge;
e proponendo l’umiliazione della loro professionalità abbassando i livelli di inquadramento.
Contro l’atteggiamento arrogante di Federdistribuzione occorre mobilitarsi.
Tramite un’associazione che si mostra unicamente capace di assecondare acriticamente i più bassi istinti dei suoi rappresentati, le aziende della DMO stanno sferrando un attacco senza precedenti ai diritti di chi lavora in questo settore, mortificandone le professionalità e disconoscendone il contributo operoso e continuo.
A tutto questo dobbiamo opporci fermamente mobilitandoci.
Pertanto proclamiamo lo sciopero di tutto il personale dipendente dalle imprese che applicano il CCNL della Distribuzione Moderna Organizzata – Federdistribuzione per sabato 30 marzo 2024:
sarà attuato mediante l’astensione dal lavoro per l’intero turno giornaliero.
Nel corso della giornata di mobilitazione si realizzeranno dei flash mob nei pressi dei punti vendita delle imprese più rappresentative in provincia del nostro Paese…
…oltre a delle manifestazioni estemporanee nei territori delle nostre Federazioni.
Nelle imprese e nei luoghi di lavoro in cui non è prevista la prestazione lavorativa per il giorno 30.03.24, lo sciopero, per l’intero turno, verrà effettuato il 29.03.24.
Fai sentire la tua voce!
Rivendica il rinnovo del tuo CCNL aderendo allo sciopero per l’intero turno di lavoro e partecipa alle iniziative organizzate sul tuo territorio.
Per info, chiama la tua struttura territoriale di riferimento: qui trovi i riferimenti di tutte le nostre sedi in Emilia Romagna.