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Bene l’exploit del turismo a Pasqua, ma al settore servono nuove regole e una programmazione di lungo periodo.

turismo

La nota di Paolo Montalti, Segretario Generale Filcams Cgil Emilia-Romagna

Il weekend pasquale è stato caratterizzato da un grande afflusso turistico, con un ritorno a numeri anche maggiori del periodo pre-Covid.

Non solo nella nostra regione, ma anche in tutto il Paese.

Eppure, a fronte di questo boom, continuiamo a constatare che manca del tutto una doverosa riflessione politica:

che scongiuri il rischio che il settore del turismo, già uno a più alta incidenza di lavoro irregolare ed evasione fiscale, diventi una giungla;

dove prosperano in pochissimi sulle spalle di un esercito di lavoratori sottopagati e spremuti come limoni.

È oramai assodato, e ci auguriamo lo sia davvero, il fatto che la carenza di manodopera non è dovuta al Reddito di Cittadinanza, ma a paghe basse e contratti precari.

Quando ci sono, questi contratti.

Perché la realtà, raccontata dai numeri delle (poche) ispezioni, evidenzia un’alta incidenza di lavoro nero e di condizioni lavorative fuori legge.

Mentre la riforma degli Ispettorati del lavoro ideata dal Governo, invece di potenziare l’istituto, mira a rendere ancora più facile la vita di chi non intende seguire le regole.

Le risposte del Governo, quindi, non solo non servono…

…ma rischiano di creare ulteriore danno.

Lo dimostra la reintroduzione dei voucher, che, con l’aumento dei limiti massimi di utilizzo, peggiorerà ancora di più le condizioni di lavoro nel turismo.

Aumentando l’irregolarità e abbassando ulteriormente le retribuzioni.

Senza alcun senso, poi, è la proposta della ministra Santanchè di detassare le retribuzioni del lavoro festivo:

una misura di questo tipo porterebbe benefici risibili ai lavoratori, che si vedrebbero detassati al massimo 4 giorni al mese, favorendo invece coloro che sono abituati a pagare in maniera forfettaria i propri dipendenti…

…e che così intascherebbero il beneficio al posto loro.

Manca, inoltre, una vera strategia politica pensata per l’intero settore;

il Piano strategico di sviluppo del Turismo 2017-2022 è stato del tutto abbandonato:

malgrado l’istituzione nel 2021 del ministero del Turismo, né il ministro Garavaglia né l’attuale ministra Santanchè se ne sono mai interessati, preferendo probabilmente portare avanti le politiche del turismo a suon di slogan.

Infine, registriamo la totale inadeguatezza dei numeri previsti nel decreto flussi, ben lontani dalle necessità dichiarate dalle associazioni di categoria e dagli assessori regionali competenti.

Il turismo è un settore economico importante per la nostra economia.

Non può essere governato con slogan e misure insufficienti o inadeguate, pensando di risolvere i tanti problemi dando la colpa ai giovani e ai percettori del RdC.

Come FILCAMS CGIL Emilia-Romagna riteniamo urgente e prioritario il rinnovo dei contratti nazionali di settore, scaduti ormai da troppo tempo.

Perché il rilancio del turismo deve passare necessariamente da un lavoro di qualità e da regole condivise da tutti.

Paolo Montalti
Segretario Generale Filcams Cgil Emilia-Romagna

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