Una buona notizia, frutto dell’impegno sindacale.
Ora sta al Governo affrontare il tema all’interno di una revisione più ampia delle tipologie contrattuali.
I dipendenti delle aziende private, titolari, nel 2020, di un contratto di lavoro a tempo parziale ciclico verticale, potranno inviare all’Inps domanda per un’indennità di 550 euro entro il 30 novembre (circolare Inps n.115 del 2022).
Una prima buona notizia per questi lavoratori e lavoratrici, frutto dell’impegno sindacale e delle rivendicazioni delle categorie e di tutta la Confederazione.
Con l’approvazione definitiva del DL Aiuti, è stata finalmente varata la norma riferita al “fondo per il sostegno al reddito per i lavoratori e le lavoratrici in part time ciclico verticale” (legge 234 del 31 dicembre 2021, c. 971, vigente per le annualità 2022 e 2023) che prevede l’attribuzione di un’indennità una tantum pari a 550 euro.
Un’indennità che non concorre alla formazione del reddito ai sensi del testo unico delle imposte sui redditi, di cui al DPR 917/86.
Anche se si tratta di un intervento che solo in parte risponde alle tante rivendicazioni che abbiamo portato avanti in questi anni, è comunque un risultato che tiene conto della specificità di questa categoria di lavoratori, che sul piano delle tutele del reddito non ha finora mai goduto di sostegni veri e strutturali.
È solo una prima risposta, che deve rappresentare il via all’elaborazione di un intervento più ampio e capace di sostenere i redditi dei lavoratori in part time ciclico verticale, costretti a lavori con una programmazione di fermo delle loro attività.
Per queste ragioni rivendichiamo che il nuovo Governo affronti, nella necessaria revisione delle tipologie contrattuali, anche il tema del part time, che troppo spesso non è una scelta:
anzi, è diventato occasione di sfruttamento e di lavoro povero.
Le nostre sedi, con il loro sistema di servizi sono a disposizione per tutti quei lavoratori interessati alla presentazione delle domande.